Mi perdoni, padre, perché ho peccato. E' da molto tempo che non mi confesso, sa? Più o meno da sempre, perché l'ultima volta avrò avuto tredici anni, e a tredici anni che cosa vuole che avessi mai fatto? Ma adesso ne ho di cose da raccontarle.
Ho nominato il nome di dio invano. Con la D maiuscola dice? Io l'ho sempre nominato con la minuscola, giuro, così in generale, non ce l'avevo con un dio in particolare. Non è colpa mia se il vostro dio lo chiamate Dio, si crea confusione. Io il mio gatto mica lo chiamo Gatto. Sì, mi scusi, era per fare un esempio, non ce l'ho nemmeno un gatto. Comunque, adesso ho smesso, però in passato l'ho nominato spesso, molto spesso, forse troppo spesso. Ma via, una bestemmia ogni tanto può scappare, dai, mica volevo offendere nessuno.
Sì padre, ora che ci penso, ho nominato invano anche la madonna. Se le dico che mi riferivo alla cantante mi crede? Ci metto la maiuscola e tolgo l'articolo. No, eh? Va bene, ha ragione, ho esagerato. Ma sia sincero, neanche lei ci crede alla storia dell'immacolata concezione. Erano altri tempi, ok, ma mi vuol dare a bere che il povero Giuseppe è andato avanti una vita facendo da solo? Va beh che era un falegname. Come dice? L'immacolata concezione non è questo? E' Madonna che è nata senza peccato originale. Ah. Io invece mi credevo, sa like a virgin...
Sì, mi scusi, sto divagando. Non ho santificato le feste. Da un pezzo. L'ultima volta che sono stato in chiesa è stato per un funerale. La volta prima? Mi ci faccia pensare. Per natale mi pare, anni fa, ma solo perchè mi aveva obbligato la mia ragazza. O vieni a messa o non si fa niente. Ecco. Ma d'altronde, proprio lei m'insegna che la carne è debole, giusto?
Poi. Vediamo. Credo di aver disonorato il padre e la madre. Mia madre la sentirò una volta al mese o poco più. Mi padre manco lo sento. Quello che dice mi entra da un orecchio e mi esce dall'altro. A modo mio, però gli voglio bene, a tutti e due. In fondo, mi han sempre messo al mondo loro, no? E faccio finta di non sapere chi siano il signor Ogino e il signor Knauss. Ma sì, ma sì, anche a quello scassapalle di mio fratello. Però a volte avrei proprio voglia di spaccargli la testa.
Ho rubato? No, rubato no. No, giuro. Va bene, lo ammetto, non lo faccio solo per paura delle conseguenze. Mica perché penso che sia sbagliato. Cioè, dipende cosa si ruba e a chi. Per dire, una rapina in banca. Se fossi sicuro di passarla liscia la farei, sì.
Ammazzato neanche, pensi un po'. Anche se ogni tanto... se avessi avuto una pistola forse adesso non sarei qui a parlare con lei.
Come? No padre, non sono sposato. E' un problema? Beh sì, ho fatto sesso, mi è capitato. Ah, sono atti impuri... e allora che dovrei fare? Andare avanti a seghe fino al matrimonio? Ah, anche la masturbazione è un atto impuro... Non lo sapevo. Ma lei, ad esempio, come fa? Niente? Niente di niente? Cazzo, rischia di scoppiare. Non le fanno male? Oh, ha ragione, mi scusi, mi scusi, sono desolato, andiamo avanti.
Dov'eravamo rimasti? Mi faccia pensare. Ho commesso atti impuri. Ho detto falsa testimonianza, spesso, ma mai con cattiveria, davvero, a volte è più semplice mentire che affrontare la realtà. Ti eviti molti rompimenti di palle, provi anche lei ogni tanto.
Ho desiderato la roba d'altri. Perché cazzo dovrei accontentarmi di quello che ho? Non siamo ipocriti, la bella vita piace a tutti.
Sì, a volte anche la donna d'altri. Almeno credo. Non è che ogni culo che guardo sto a chiedermi se ha il ragazzo o no.
Ho detto parolacce, ho bevuto, ho fumato, ho insultato, ho offeso, ho odiato. Sono stato cattivo, padre. Molto cattivo. Ma non è colpa mia padre, è questo mondo. E' la vita. Che ti rende cinico, egoista, menefreghista, bastardo. Poi sgancio un euro al primo marocchino che passa, tanto per mettermi a posto la coscienza. Ma sono sincero, degli altri non me ne fotte un cazzo. Cioè, un pochino sì, a volte, ma sempre e comunque dopo di me, prima ci sono io, i miei bisogni, i miei desideri, poi il resto del mondo. E' così sbagliato?
Senta padre, che devo fare adesso? Come posso staccare il biglietto per il paradiso, per la felicità eterna?
Dieci ave maria? Soltanto? Se lo sapevo prima mi drogavo qualche volta in più.
Padre, mi scusi, sono ancora io. Il problema è che l'ave maria proprio non la so, come la mettiamo?
No, nemmeno il padre nostro. Cioè, lo sapevo ma non è che me lo ricordo troppo bene, qualche pezzo, ma tutto tutto no.
Un'offerta alla sua chiesa? Beh, ecco, non è che a soldi son proprio messo bene ultimamente. E poi non è che i miei soldi se li spende lei, non voglio immaginare come.
Eh no, a messa domenica proprio non riesco a venire, la domenica mattina dormo e il pomeriggio c'è il campionato. La sera siete aperti?
Senta, padre, facciamo così, stasera passi dal bar che le offro da bere. Così racconta lei a me i cazzi suoi, per una volta. E magari mi spiega perché si fa chiamare padre se non ha mai... Vado, vado.
scritto nel 2004
rivisto e corretto nel 2013